La Polizia dell’Africa Italiana: documenti e fotografie.
Sono carte e fotografie di allora, quasi tutte provenienti e riguardanti poliziotti “bresciani” che hanno fatto servizio nella P.A.I.: pezzi di storia. Si ringraziano vivamente i loro familiari per il materiale fornitoci.
Guardia della P.A.I. LO CICERO Vincenzo, classe 1920.
Pubblichiamo il suo foglio matricolare e l’Intervista rilasciata da Lo Cicero Vincenzo a Maurizio Marinelli, riportata nel già citato libro, per meglio contestualizzare le fotografie.
Gennaio 1941-agosto 1942. Alpini, 17° reggimento artiglieria di montagna.
24 agosto-12 dicembre 1942. Scuola di addestramento di Tivoli.
12 dicembre 1942 al 25 maggio 1943. Finalmente Guardia. Distaccamento di Vicovaro.
Marzo 1943. Vicovaro, visita del vescovo.
26 maggio 1943-14 marzo 1944. Arsoli, Roma, Colonna “Cheren”
1943 dicembre, Roma. “Qui comandiamo noi” Uno delle gaurdie P.A.I. era Lo Cicero Vincenzo.
15 marzo 1944-24 aprile 1945 scuola di addestramento di Busto Arsizio con servizi a Pallanza e a Torino.
Alcune righe del libro di Piero Crociani, La Polizia dell’Africa Italiana (pag 216-217) nelle quali è riportata una testimonianza di Lo Cicero.
Alcuni componenti del reparto arditi di Torino
Gli arditi nei partigiani.
Anche Lo Cicero, dall’11 maggio 1945 prestò servizio alla Questura di Milano per poi essere definitivamente trasferito, nell’aprile del 1946, alla Questura di Brescia.
Per completezza pubblichiamo un articolo apparso sul numero 98 del Secolo d’Italia relativo al Questore di Torino, Protani Emanuele.

Guardia P.A.I. PIAN Valentino, classe 1923.
Nella P.A.I.
1947 Sezione Polizia Stradale di Verona. Notare lo scudetto da braccio in uso alla polizia stradale della P.A.I.
Brigadiere della P.A.I. MARENGO Luigi, classe 1917.
Vice Brigadiere della P.A.I. GIULIANI Mario.
Guardia della P.A.I. BENNARDO Gabriele, classe 1922.
Il 1° dicembre 1942, la Guardia P.A.I. Bennardo Gabriele veniva trasferito dalla Questura di Bengasi alla Questura di Tripoli. Nello stesso mese, durante un combattimento aereo riportò ferite da scheggie alla fronte e fu rimpatriato.

Guardia della P.A.I. CASTELLI Virgilio, classe 1914.
Arruolatosi nella Polizia Coloniale il 30 aprile del 1938, dopo il corso prestava servizio prima alla Questura di Gimma e poi a quella di Addis Abeba. Nell’aprile del 1941 veniva fatto prigioniero dalle truppe inglesi che lo detenevano alcuni anni in Kenia e poi, fino al marzo del 1946 in Inghilterra. Tornato in Italia si arruolava nel Corpo delle Guardie di P.S. e veniva assegnato a Brescia.
Guardia della P.A.I. BUSI Arrigo, classe 1913.
Arruolamento, corso e destinazione.

Le armi con le quali si addestravano gli allievi della P.A.I. Il manuale dal quale sono state estrapolate le seguenti tavole era in dotazione agli allievi Ufficiali G.N.R della scuola di Varese. Questo ed altri manuali venivano usati, nel 1944-45, dalla scuola di polizia coloniale di Busto Arsizio per i loro corsi.
In Libia.
1939, 15 marzo, Roma. Statuto dell’associazione musulmana del littorio.
Ritorno in Italia.
1943, 27 luglio. Melchiade Gabba assume l’incarico di Ministro dell’Africa Italiana.

Nella Guardia Nazionale Repubblicana.
Nella Polizia Repubblicana.
Guardia della P.A.I. FAGANELLO Albino, classe 1915.
Dal foglio matricolare apprendiamo:

Sergente dell’esercito dal 25 novembre 1935 al 2 febbraio 1938, il 4 maggio 1938 veniva arruolato nella Polizia Coloniale con il grado di Guardia, Dopo 15 giorni di corso, il 19 maggio 1938 partiva per l’Africa Orientale imbarcandosi a Napoli. Sbarcato a Massaua il successivo 29, il 16 luglio 1938 prendeva servizio alla Questura di Mogadiscio dove rimaneva fino al 25 maggio 1940 allorchè veniva chiamato a prestare servizio presso il Ministero dell’Africa Italiana, Comando Generale del Corpo di Polizia Africa Italiana. Dopo qualche giorno veniva assegnato alla Scuola di Addestramento di Tivoli. Il 4 ottobre 1941 partiva per la Libia con il battaglione PAI “Romolo Gessi” mobilitato e imbarcatosi a Castelvetrano (via aerea) e sbarcato lo stesso giorno a Tripoli. Il 1° ottobre 1942 veniva promosso vicebrigadiere. il 1° febbraio 1943 veniva assegnato alla 2° compagnia PAI motomitraglieri mobilitata a Tunisi. Il 4 aprile 1943 rientrava in Italia per avvicendamento imbarcandosi a Tunisi e atterrando a Sciacca. Assegnato ancora alla scuola di addestramento della PAI il 9 marzo 1946 transitava nel Corpo delle Guardie di P.S. a Brescia.

Maggio 1938, la scuola di addestramento di Tivoli. 29 maggio 1938 sbarco a Massaua.
Luglio 1938-maggio 1940, Mogadiscio.
Dicembre 1938, il mercato di Mogadiscio.
1939. Il principe Umberto passa in rassegna la P.A.I. di Mogadiscio.
Ottobre 1942-febbraio 1943, Libia.
Febbraio-aprile 1943, Tunisia.
1943-1945, Italia.
Gli Ufficiali della Polizia Repubblicana di Brescia e la scuola di polizia coloniale di Busto Arsizio.
Da ottobre 1945 la scuola di Busto Arsizio ospitò almeno due corsi di abilitazione per ufficiali di Polizia. Questi i docenti e le materie di insegnamento.

Alcuni ufficiali della Questura di Brescia parteciparano a questi corsi.
BONANNO Amedeo.
CAVIGLIA Enrico.
COLICCHIA Placido.
Come abbiamo già scritto, ai frequentatori dei citati corsi erano consegnati dei manuali forniti dall’ufficio addestramento del Comando Generale della G.N.R. e dalle scuole allievi ufficiali G.N.R. di Varese e Modena. Ecco la copertina di alcuni.
Altre foto e documenti della P.A.I.
Promemoria di quel che accade nel 1938 e 1939 alla Polizia coloniale. Sconoscesi il compilatore.
Ottobre 1938, Monza. Il Battaglione PAI “Gaetano Casati” commemora il centenario della nascita dell’esploratore africano.

1939 Eritrea. Teruzzi, Maraffa e altre autorità. Il Colonello Presti.
1939, Somalia. Sciumbasci della P.A.I delle Bande di Polizia.
1940, Addis Abeba, Ispettorato generale della P.A.I. Visita di S.A.R. il Duca d’Aosta.

Eritrea, luglio 1940. Il 2° Gruppo motorizzato PAI si appresta a partire per la conquista di Cassala nel Sudan. Notare l’autocarro blindato costruito dal Maresciallo Calvetti per il citato Gruppo e l’armamento degli Ascari, moschetto mod. 91 T.S. e pistola mod. 34.
1940, estate. Ufficiale P.A.I. a bordo del “Saturnia”.
1940, Asmara. Il Questore, Colonello Pasquinelli e la cerimonia di premiazione. Notare la fiamma di combattimento del battaglione “Giulietti”
1940, 2 novembre. Asmara, il Questore Colonello Pasquinelli e la commemorazione dei defunti.
1940. Questura di Mogadiscio, esterno, piano terra e primo piano.
1940. Gli Ascari della Guardia del Governatore.

1940, Addis Abeba. Ascari delle bande a cavallo. Sulla sinistra è visibile una rarissima bandiera con lo stemma dello Scioa, aquila romana su tre blocchi di pietra con sopra lo scudo e il fascio.

1941 aprile, Addis Abeba. Reparti ausiliari della P.A.I.
1941 Libia. L’attore Amedeo Nazzari tra P.A.I e Polizia tedesca.

Il sultano Hagi Mohammed Abdi Gherad con la P.A.I. subito dopo la conquista di Berbera.

1941, 29 agosto, Questura di Asmara. Arresto di omicida.
1941. Militi italiani ed indigeni della P.A.I in servizio di ronda con la Feldgendarmerie tedesca.

1941. Presentazione autoblindo e camion P.A.I.
1941 Eritrea. Guardia P.A.I. con personale carrista. Notare giberne e foderino portabussola.

1941, Tripoli e Roma. Uno dei due ufficiali è decorato con la croce di ferro di 1° classe.
1941. Caserme e personale P.A.I.
1942, 10 dicembre. Concessioni individuali di medaglie.
Date e luoghi non identificati.
Il Duce passa in rassegna reparti P.A.I.
Sul piroscafo, targa polizia e relax.
1948, amministrazione fiduciaria Italiana in Eritrea. La stazione di Polizia di Ghinda (Massaua).

2005, Il dolore del deserto libico. La polizia italiana assieme alla polizia libica sulle rotte dei profughi. Il funzionario della Polizia Italiana così commentava “C’è più umanità e dignità in loro morti che in molti di noi vivi”