1967-1968: 8° corso Pol.g.a.i.

1967-1968: 8° corso di specializzazione nei servizi di polizia giudiziaria, amministrativa e investigativa; arrivo alla scuola Pol.g.a.i. del dottor Antonino Ales; l’ordine pubblico.

Iniziato il 1° ottobre 1967 e terminato a fine giugno 1968, l’8° corso di specializzazione nei servizi di polizia giudiziaria, amministrativa e investigativa, terzo corso della scuola di Milano, primo della Pol.g.a.i. di Milano, vide la partecipazione di 103 guardie di pubblica sicurezza. Alcuni giornalisti si ponevano la domanda: i nuovi poliziotti sono anche atleti? La risposta della Polizia nel seguente articolo.

Il 5 febbraio 1968 il Commissario Capo Antonino Ales, proveniente dalla Questura di Vercelli, veniva assegnato alla Questura di Milano, quale addetto al nucleo regionale di Polizia Criminale, diretto dal questore Mario Nardone, che fin da subito lo coinvolse nella gestione didattica della scuola Pol.g.a.i.

Corriere della Sera del 26 giugno 1968. “Conclusa la sessione estiva alla scuola superiore di polizia che ha licenziato un nuovo gruppo di agenti speciali destinati alla lotta contro la nuova malavita Tema di esame: Catturare un latitante”. Nessun malvivente è mai stato così importante da polarizzare su di sé contemporaneamente l’attenzione di uno “staff” composto da ben 78 agenti, e tra i più preparati. C’è riuscito Amedeo Lombroso, ladro e pregiudicato. Ma in realtà Amedeo Lombroso non esiste: è un fantomatico balordo la cui cattura ha costituito uno dei temi scritti per superare l’esame finale presso la scuola di polizia giudiziaria di piazza Sant’Ambrogio. E il tema, così come l’altro di cultura generale e di educazione civica, così come gli orali, è stato brillantemente superato dagli esaminandi. Settantotto ammessi, dopo una non facile selezione durata nove mesi, 78 promossi, 78 nuovi agenti specializzati che si vengono ad aggiungere ai centocinquanta diplomati nei due precedenti anni dalla stessa scuola e che ora saranno destinati a prestare servizio nelle squadre mobili e nei nuclei della Criminalpol. La preparazione dei neo promossi è stata impostata su una vasta gamma di materie: polizia giudiziaria, tecnica dell’investigazione, servizi di polizia, addestramento all’investigazione, tecnica criminale, polizia amministrativa, medicina legale, radiocollegamenti, codice penale militare, regolamento del Corpo e anche lezioni di comportamento e addirittura di galateo. Tutti studi sostenuti abbinando alla teoria anche la pratica: dai pattugliamenti, ai servizi di prevenzione, dalle esercitazioni alle armi e al tiro, all’addestramento per la difesa personale, al calcio

a tutte le branche dello sport. Non solo, ma quest’anno gli agenti hanno potuto frequentare dei nuovi corsi, avendo come estemporanee aule una agenzia bancaria, il laboratorio di una grande casa farmaceutica e addirittura la borsa valori. Hanno così potuto allargare la loro preparazione alla conoscenza degli elementi basilari della tecnica bancaria,

dei mezzi e dei sistemi di individuazione degli stupefacenti, dei principi base della tecnica borsistica. Hanno anche frequentato uno stabilimento tipografico per avere nozione di tutte le possibili tecniche usate dai falsari. Lezioni ed esercitazioni pratiche presso il gabinetto di polizia scientifica della Questura hanno completato la loro formazione. Molti degli agenti promossi hanno conseguito parallelamente diplomi in dattilografia, in cultura popolare, in lingue inglese e francese. Per tutta la durato del corso gli agenti sono stati assiduamente seguiti, guidati, consigliati e preparati da un scelto gruppo di insegnanti: dal vice prefetto Elio Chialand, capo divisione delle scuole di Polizia, al questore Mario Nardone, direttore della scuola, ai vice questori Francesco Solimena, Antonio Curatolo e Giuseppe Vaccaro, ai commissari Walter Beneforti, Antonio Mento, Franco Rotella e Romeo Viola, al sostituto procuratore Pasquale Carcasio, al perito Leopoldo Basile.

Il corso si è concluso ieri con la premiazione dei tre primi agenti classificati: Domenico Buono, Francesco Ignarra e Bernardo Trebbaldino.  Durante una cerimonia alla quale hanno presenziato autorità civili e militari, il questore Mario Nardone ha rivolto un particolare plauso consegnando ad ognuno un meritato premio.”

Settantotto furono i poliziotti che arrivarono e superarono gli esami finali risultando così idonei ai servizi investigativi. Nove furono abilitati a condurre automezzi militari. Ventitré si diplomarono in dattilografia, diciassette e sette acquisirono una buona conoscenza rispettivamente della lingua francese e inglese. I venticinque che durante il corso furono considerati non idonei furono trasferiti ai reparti mobili per essere impiegati nei servizi di Ordine Pubblico o nei Gruppi Guardie di P.S. per i vari servizi.

Nella primavera del 1968, tutta la Pol.g.a.i. fu spesso impegnata in frequenti servizi di ordine pubblico. Era in atto la protesta studentesca, si lamentavano quasi di tutto e spesso sbagliavano bersaglio. Ci aspettavano anni di dolore e di morte. Ecco alcune Ordinanze dei servizi predisposti per le manifestazioni studentesche.

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